Il settore del commercio alimentare è molto articolato: da un lato si collocano i negozi non specializzati (grocery), dall’altro quelli specializzati come ad esempio le macellerie, le pescherie e le panetterie.
Sempre più spesso, inoltre, stanno nascendo negozi “ibridi”, che si allargano alla ristorazione e ai servizi, talvolta mescolando le categorie di prodotti (incluso il non alimentare); si tratta di sperimentazioni importanti e spesso di successo.
Per poter intraprendere un’attività di vendita di prodotti alimentari occorre avere, oltre il possesso dei requisiti personali e di onorabilità, uno dei seguenti requisiti professionali:
- avere frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito o riconosciuto dalle regioni o dalle province autonome di Trento e di Bolzano;
- avere prestato la propria opera, per almeno due anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente, presso imprese esercenti l’attività nel settore alimentare o nel settore della somministrazione di alimenti e bevande, in qualità di dipendente qualificato, addetto alla vendita o all’amministrazione o alla preparazione degli alimenti, o in qualità di socio lavoratore o, se trattasi di coniuge, parente o affine, entro il terzo grado, dell’imprenditore in qualità di coadiutore familiare, comprovata dalla iscrizione all’Istituto nazionale per la previdenza sociale;
- essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola ad indirizzo professionale, almeno triennale, purché nel corso di studi siano previste materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti.
Consulta la scheda del corso per la somministrazione e la vendita di alimenti e bevande di Confcommercio.