
Dopo i cittadini europei, anche per i viaggiatori extracomunitari cambia la regola per l’ingresso in Italia: dovranno esibire certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo
Dal primo marzo prossimo per gli arrivi da tutti i Paesi extraeuropei varranno le stesse regole già vigenti per quelli europei, ovvero rientrare in una delle condizioni del green pass: certificato di vaccinazione, certificato di guarigione o test negativo.
Lo prevede una nuova ordinanza del Ministero della Salute che fa seguito a quella che dal primo febbraio scorso aveva appunto liberato i cittadini europei che volevano entrare in Italia dal fardello della quarantena.
Con la stessa ordinanza erano state prorogate ed estese le misure sui corridoi turistici, il cui numero viene aumentato con l’aggiunta di Cuba, Singapore, Turchia, Thailandia (solo l’isola di Phuket), Oman e Polinesia francese. Nello specifico, il testo prevede che “il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione, in partenza dal territorio nazionale per un soggiorno all’estero nell’ambito di un corridoio turistico Covid-free, deve sottoporsi a un test molecolare o antigenico condotto con tampone e risultato negativo, nelle quarantotto (48) ore precedenti la partenza; se la permanenza all’estero supera i sette (7) giorni, sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico in loco; prima di rientrare in Italia, nelle quarantotto (48) ore precedenti l’imbarco, è necessario sottoporsi a un test molecolare o antigenico, condotto con tampone e risultato negativo; all’arrivo in aeroporto in Italia, è necessario sottoporsi a ulteriore test molecolare o antigenico, con risultato negativo. Se tutti i passaggi su elencati sono rispettati, i viaggiatori sono esentati dal rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario”.