
Il Consiglio dei ministri ha approvato il 5 gennaio scorso un nuovo Decreto Legge per rallentare la curva di crescita dei contagi.
Due le misure principali: l’obbligo vaccinale per gli over 50 e l’estensione dell’obbligo di “green pass” per accedere alle attività di servizio alle persone.
Nel dettaglio, per entrare in centri commerciali e negozi (dal primo febbraio) e dai parrucchieri ed estetisti (dal 20 gennaio, vedi le scadenze da ricordare) servirà il certificato verde “base” (quindi ottenibile anche con tampone). Sempre dal primo febbraio servirà anche per uffici pubblici, servizi bancari, postali e finanziari.
Quanto all’obbligo del vaccino, varrà fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo sei mesi. Per i contravventori è prevista una sanzione di 100 euro.
Dal 15 febbraio, inoltre, gli stessi over 50 potranno andare al lavoro solo con il “super green pass” sia nel pubblico che nel privato. Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro, chi non ha il certificato verde rafforzato sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, “con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari”, ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque “altro compenso o emolumento comunque denominato”. Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato. Le sanzioni, in questo caso, vanno da 600 a 1.500 euro.